Ciao a tutti.

Mi chiamo Francesco e sono nato a Roma 36 anni fa, in un ormai lontano 30 maggio del 1980.

Dopo aver vissuto nella Capitale – quella che un tempo era chiamata Caput Mundi – per 25 anni, dopo essermi laureato in Economia e Commercio, nel bel mezzo del Governo Berlusconi, ho deciso di lasciare il mio Paese.

Sono quindi giunto a Barcellona nel 2005 e da allora sono passati 11 anni, lavorando e studiando in Spagna.

Dopo un’esperienza breve in un’impresa di annunci online (Segundamano), sono passato a lavorare in una societá finanziaria dove mi occupavo di campagne su Google.

Sono stato lí 4 anni ma poi non ce l’ho fatta piú, il sistema mi sembrava troppo ingiusto per i miei gusti. Non mi riferisco solo alle commissioni che venivano applicate ai clienti (e al tempo stesso i sistemi per «riscuotere»), ma anche perché vedevo in quel periodo un consumismo sfrenato. Gente che si indebita per avere l’ultimo modello di iPhone.

Ho pensato: «Ma che mondo è questo?» Alcuni rinunciano al pane pur di avere il telefono piú figo…

Ho quindi lasciato la societá dove lavoravo e mi sono messo in proprio. Meglio essere capi di se stessi che stare agli ordini di un’impresa con cui non condividi piú i valori.

Certo, è stato difficile. Montare un business è oggi come oggi molto duro.

Devi fare di tutto e spesso e volentieri perdi tempo dietro alla burocrazia anziché dedicare il tempo alla tua attivitá.

Ho cosí capito che le piccole imprese, come la mia, hanno seri problemi oggi, anche se esse rappresentano il tessuto economico piú importante in paesi come l’Italia o la Spagna.

E al contrario si fanno favori ai cosiddetti Big. Imprese come Google o Facebook, per fare degli esempi, che praticamente non pagano un euro nel nostro paese quando stanno facendo guadagni pazzeschi.

Durante l’esperienza spagnola, sono riuscito, grazie all’aiuto di mio padre, a fare un master in Marketing e un altro in Direzione Aziendale presso una famosa scuola di business chiamata IESE.

Inutile dire che, come spesso capita, paghi piú per il nome della school che altro.

La politica mi ha appassionato fin da quando ero bambino. Ricordo ancora un giorno che stavo a Roma sotto la pioggia, di fronte a Palazzo Chigi, per vedere i politici e per cercare di capire come funzionavano le cose. Avró avuto 15 anni.

Poi questa passione, non dico che sia scemata, ma l’ho in qualche modo repressa, pensando che «tanto in Italia non cambia niente«.

Ma dopo 11 anni all’estero ho potuto vedere il mio Paese con occhi diversi e ora ho deciso di ritornare in Italia per cercare di dare il mio piccolo contributo.

Si dice che molte persone scappano dall’Italia, io stesso l’ho fatto, ma poco si parla di coloro che invece amano il loro paese e vogliono rientrare per condividere le loro esperienze all’estero per migliorare l’Italia.

Molti mi dicono «ma chi te lo fa fare!!«, io peró ho un sogno. Vedere un’Italia piú moderna, che sappia competere con le sfide di questo nuovo millennio, dove paesi come la Cina stanno diventando delle enormi potenze, mentre noi stiamo a guardare.

Abbiamo un sacco di risorse. Non ci lamentiamo del nostro paese, che da molte parti ci invidiano (governi tecnici esclusi!!!).

Presto staró a Roma e cominceró questa nuova avventura 🙂

Un abbraccio a tutti.

Francesco